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due fiumi, un piccolo borgo, che poi divenne la città di Milano. Successivamente altre orde calarono in Italia, fondarono Brescia e Verona, occuparono Felsina, cui diedero il nome di Bologna, e si spinsero co’ loro possedimenti lungo la spiaggia dello Adriatico fin là dove oggi è Sinigaglia da essi fondata. Tutta la contrada abitata allora da’ Galli prese il nome di Gallia cisalpina e i suoi abitanti, secondo che erano al di là o al di qua del Po, si dissero Transpadani o Cispadani. In seguito fecero delle scorrerie nella Magna-Grecia, si spinsero fino a Chiusi imponendo agli Etruschi la divisione de’ loro beni, ed entrarono in guerra aperta con Roma. Memorabile è la presa della Eterna città per parte dei Galli sotto il comando di Brenno. La guerra fra Roma ed i Galli, durò lungamente; ma al fine questi dovettero soccombere alle armi romane.

12. I Barbari. — Dopo la divisione delle provincie romane ne’ due imperi, d’oriente e d’occidente, l’Italia ebbe a patire parecchie incursioni di Barbari, così nel quinto secolo dei Visigoti condotti da Alarico e degli Svevi condotti da Radagasio, degli Unni sotto il comando di Attila, dei Vandali e degli Alani condotti da Genserico; nel sesto secolo (569) de’ Longobardi sotto il loro re Alboino, e dopo il 1000 de’ Normanni. Ma la maggior parte di questi popoli non ebbe alcuna influenza sulle condizioni etniche dell’Italia; mentre i Longobardi lasciarono profonde traccie di sè, principalmente in quelle provincie che appartennero al regno longobardo e al ducato di Benevento, ed i Normanni nelle parti più meridionali del nostro continente ed in Sicilia.