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studiato l’argomento di proposito, suppone che le prime appartenessero al tipo camitico, le seconde al turanico.

L’immigrazione degli Ariani cominciò nell’età neolitica e continuò nelle susseguenti età del bronzo e del ferro. Sulla orme del Nicolucci citerò i principali popoli venuti nel nostro paese e che in misura diversa contribuirono a stabilire il nostro tipo antropologico.

1. I liguri. — Vennero dalle Gallie in Italia, dove occuparono il litorale che dal Varo si estende fino alla Tirrenia, mescolandosi e sovrapponendosi alle popolazioni, verosimilmente camitiche, che sin da secoli vi avevano dimora. Il loro stampo cranico si è conservato fino al presente tanto nella Liguria, come in Piemonte, nelle quali regioni persiste ancora la robusta virilità di quei popoli antichi.

2. Gli umbri. — Anch’essi erano Ariani e penetrarono nel nostro paese durante l’età neolitica, sovrapponendosi, come i Liguri, a quelle più antiche genti camito-turaniche che erano sparse da per tutto nella penisola. Essi posero dapprima la loro sede sulla destra del Po che occuparono fino a Piacenza, e poscia presero possesso probabilmente di tutta l’Italia settentrionale fin là dove verso oriente cominciavano le stirpi illiriche e verso occidente i Liguri, spingendo nel mezzogiorno delle colonie, le quali occuparono il terreno che si distende dal Po fino al Tevere e dall’uno all’altro mare. Qualche autore ritiene che Felsina, oggi Bologna, fosse dapprima città umbra, poscia etrusca. Gli Umbri vennero soggiogati dagli Etruschi; vinti e vincitori si accomunarono fra loro, e costumi,