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L’antropologia è la storia naturale dell’uomo, ossia una monografia zoologica del genere umano, e fa quindi parte delle scienze naturali.
Quando il naturalista imprende lo studio speciale di un determinato gruppo organico, egli esamina dapprima il maggior numero possibile di individui sotto ogni aspetto, poi giovandosi delle differenze e delle somiglianze, che questi individui presentano, li classifica in categorie, dà la diagnosi ed i caratteri generali di queste categorie, e sale infine ai caratteri distintivi e generali dell’intero gruppo. Il suo procedimento è dunque dapprima analitico, poi sintetico.
Nello stesso modo l’antropologo si occupa dell’ordine dei bimani, che comprende il solo genere umano. Ma la monografia di quest’ordine ha esigenze speciali, speciali sussidii ed anche le sue difficoltà.
Negli animali i caratteri desunti dall’intelligenza non hanno grande importanza, sopratutto se si tratta di animali inferiori, e di moralità e di religiosità non vi si rinvengono che lievissime tracce; invece nel genere umano questi caratteri, come ancora la favella, devono essere studiati