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quindi si comprende anche come l’uomo stesso possa diventare un idolo ed essere venerato come un Dio. A Taïti il re e la regina sono esseri divini, e nessuno è degno di adoperare gli oggetti, di cui essi si sono serviti. La loro abitazione chiamasi nube del cielo; il canotto, in cui viaggiano, arca del cielo; la loro voce, il tuono; la fiaccola che illumina la loro abitazione, il lampo. Così che, se quegli uomini vogliono dire che nel palazzo reale vi sono delle fiaccole, essi dicono che il lampo brilla nelle nubi del cielo.

I bianchi furono più volte dai selvaggi considerati come Dei; ciò avvenne a Lander nell’Africa occidentale, ed a madama Thomson in Australia.

È anche noto che il capitano James Cook, al suo primo apparire fra i Canachi delle isole Sandwich, venne creduto un Dio, il Lono, ossia la divinità più popolare di quei siti. Gli indigeni non si ritenevano degni di averlo fra di loro e di vedere anche lui formato di ossa e carne, mangiare, bere e perfino dormire. Preti e laici facevano a gara per servirlo; bastava che esprimesse un desiderio perchè fosse soddisfatto, e dovunque si mostrava, la plebe, in segno di adorazione, si gettava bocconi a terra. Il seguito di Cook, e massime i marinai, profittarono largamente di quei pregiudizii, ed i Canachi furono tanto bonarii da sopportare ogni trattamento. Ma la pazienza ha i suoi limiti. Un giorno l’equipaggio violò il Tabu o bosco sacro, per prendersi della legna, ciò che indignò talmente quei selvaggi che assalirono furibondi l’equipaggio ed uccisero il Cook. Dappoi venne il pentimento.