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[versione diplomatica] cosa in in comune, e riceveno l’officiali solari, e la guardia, e si van semp̃ acconciando all’uso della Città del Sole maestra loro, e mandano li figli ad imparare ĩ q̃lla, sensa contribuire à spese.

Saria lungo dirti del mastro delle spie, e sentinelle dell’ordini loro fuori, e dentro la Città, che ti li puoi pensare, che sono eletti da bambini secondo l’inclinate e costellatione vista nella genitura loro. Onde ogn’uno operando secondo la proprietà sua ñale fa bene quell’esercitio e con piacere per esserli ñale. Cossì dico delle stratagemme, et altri. La Città di notte e di giorno ha le guardie nelle quattro porte, e nelle mura estreme sù li torrioni, e valguardi, et il giorno al più le femine, la notte i maschi guardano; et questo lo fanno per non impoltronire e p̃ li casi fortuiti; han le vegilie come li ñri soldati divise di trè in trè hore, la sera entrano in guardia, usano le caccie per imagini di guerra, e li giuochi in piazza à cavallo, e à piedi ogni festa, e poi segue la musica, &

Perdonano volentieri a’ nemici, e dopo la vittoria li fanno bene, se gettano mura, ò voglion’occider i capi, ò altri tutto fann’in un giorno, e poi


[versione critica] cosa in in comune, e riceveno l’officiali solari, e la guardia, e si van sempre acconciando all’uso della Città del Sole maestra loro, e mandano li figli ad imparare in quella, sensa contribuire a spese.

Saria lungo dirti del mastro delle spie, e sentinelle dell’ordini loro fuori, e dentro la Città, che ti li puoi pensare, che sono eletti da bambini secondo l’inclinazione e costellazione vista nella genitura loro. Onde ognuno operando secondo la proprietà sua naturale fa bene quell’esercizio e con piacere per esserli naturale. Così dico delle stratagemme, e altri. La Città di notte e di giorno ha le guardie nelle quattro porte, e nelle mura estreme su li torrioni, e valguardi, e il giorno al più le femine, la notte i maschi guardano; e questo lo fanno per non impoltronire e per li casi fortuiti; han le vegilie come li nostri soldati divise di tre in tre ore, la sera entrano in guardia, usano le caccie per imagini di guerra, e li giuochi in piazza a cavallo, e a piedi ogni festa, e poi segue la musica, ecc.

Perdonano volentieri a’ nemici, e dopo la vittoria li fanno bene, se gettano mura, o voglion’occider i capi, o altri tutto fann’in un giorno, e poi