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scelta di poesie filosofiche 31


sente piú o meno, quanto basta alla sua conservazione, come appare da’ libri De sensu rerum. E, perché nella sua Metafisica pone tre proprincipi dell’essere, Possanza, Senno, Amore, da’ quali ogni potere e sapere ed appetito viene agli enti secondi; e da questi proprincipi nasce la necessitá dalla Potenza, il fato dalla Sapienza e l’armonia dell’Amore, e son chiamate «influenze magne»: però col suo influsso onora la Sapienza invocata, e le dice ch’essa regge Amore, perché senza lei è cieco, ed essa guida la Possanza, che senza lei non produce, ma strugge le cose. E s’è provato in Metafisica che queste primalitá si trovan l’una nell’altra, benché procedan l’una dall’altra.

madrigale 2

Era il Senno degli enti da principio,
ed era appresso Dio, era Dio stesso,
sì come era il Potere
e l’Amor, che tre vere
preminenze dell’essere io confesso,
degli enti tutti un interno principio,
onde ogni parte e tutto
puote, ed ama, e conosce
essere ed operare;
segue le gioie e fugge dall’angosce;
strugge il nemico, per non esser strutto,
e ’l simil fa cercare:
da che fu il mondo in ordine ridutto.

Mostra che ’l Senno è eterno, ed è Dio, e quel che l’Evangelio chiama «Verbo di Dio». E che ’l potere e ’l volere sono in Dio eterni ed un essere, e ch’ogni ente partecipa di queste tre primalitá o preminenze internamente, sia semplice o sia composto, secondo appare in Metafisica. Poi lo mostra dall’azioni e passioni, e simpatie ed antipatie, che le cose sentano. E che dal senso vien distinto il mondo. Il fuoco va in suso, perché sente il cielo amico, e fugge la terra, sentita da lui per nemica; e le cose terrestri vanno a basso; ed ogni simile al suo simile e fugge il contrario. Talché