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essendo chiaro che il Ponzio trascriveva i versi via via che gli eran comunicati, non avendoli tutti innanzi fin da principio. E ho classificati perciò tutti i componimenti secondo il contenuto, procurando di disporre in ordine di tempo quelli di ciascuna serie»1.

Quest’avvertenza c’introduce in un’altra serie di questioni, riguardanti la cronologia del testo, le quali sono trattate occasionalmente dal Gentile nel corso delle sue Annotazioni, e saranno invece riunite in questo paragrafo. Esse non possono essere passate sotto silenzio per varie ragioni. Da una parte è necessario giustificare l’ordinamento dato alle poesie in queste due edizioni — che in ciò sono conformi —; ma inoltre la soluzione delle principali questioni cronologiche offre qua e lá utili sussidi ad una piú esatta intelligenza di oscure allusioni, che si trovano nel testo.

I due soli prototipi, che noi possediamo, quello a stampa (edizione Adami) e quello manoscritto (Ponzio) sono ordinati il primo secondo un criterio approssimativo per argomenti, dettato anche questo, è lecito supporre, dall’autore; il secondo, come giustamente osservò il Gentile, piuttosto a caso e forse sotto la doppia dannosa pressione della fretta e dei gusti del committente (vedi retro, p. 265). Da nessuno dei due riceviamo lume per fissare le prime linee di una storia della produzione poetica campanelliana; anzi, per arrivare a questo bisogna fare un lavoro contrario, cioè scomporre mentalmente sia l’uno che l’altro testo, conglobarli, e servendosi della biografia del Campanella — le cui date sono state quasi tutte accertate dall’Amabile — risalire alle probabili date delle poesie. L’Amabile stesso nel corso della sua narrazione, al termine dei principali periodi della vita del Campanella indicò ed analizzò ciascuno dei gruppi di poesie, che, secondo le sue ricerche e congetture, vi si riconnettevano. Ai risultati di quel paziente ed acuto lavoro di ricognizione tutti gli studiosi posteriori devono riferirsi, anche se capita loro di dissentire su questa o quella assegnazione particolare. Tenendo conto anche degli studi posteriori e delle opinioni espresse dal Gentile nella precedente edizione, traccerò qui sotto schematicamente le linee di una cronologia del testo. È però necessaria ancora un’altra avvertenza preliminare. Il Campanella parlò per disteso della sua attivitá letteraria nel giá citato Syntagma, il quale sarebbe quindi una fonte preziosissima in materia, se non fosse piú di una volta

  1. Gent., I, p. 303