Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1938 – BEIC 1778417.djvu/280

274 nota


fazione che egli scrisse per la edizione di Lipsia del 1786. Ed in quella occasione indubitatamente essendosi trovato davanti ai saggi di traduzione, che lo Andreä compose per incitamento dell’Adami, con quel sicuro intuito del suo spirito geniale riconobbe e si accese per quella poesia cosí lontana dalle vie battute. Approfondì l’argomento; ebbe la fortuna di mettere le mani su uno dei rarissimi esemplari della Scelta ancora esistenti e agl’inizi dell’Ottocento, in uno dei fascicoli della sua rivista Adrastea pubblicò un saggio di traduzione di ventisette poesie del Campanella, facendole seguire da una breve, ma calorosa notizia sul nuovo Prometeo e sulla fortuna del suo misterioso libro di versi1.

Ancora pochi decenni ed esso uscirá dall’ombra, anche materialmente come libro, e sará stampato in un numero conveniente di copie, in una seconda e piú degna edizione, la quale finalmente sará la prima edizione uscita da una stamperia italiana. Per arrivare a questa ci fu bisogno di uno di quegli intermediari, che sono tanto benemeriti alla circolazione del pensiero. Gaspare Orelli, l’illustre filologo zurighese, il cui nome è legato alla monumentale edizione di Cicerone, vissuto in gioventú tra la Lombardia e i Grigioni, s’impossessò del nostro idioma e s’appassionò della nostra poesia, di cui diffuse la conoscenza nei paesi di lingua tedesca. Nel corso di questi studi e ricerche continuava ad alimentare un suo sogno giovanile: possedere e mettere alla luce tutte le poesie di quel misterioso poeta calabrese, di cui le pagine dello Herder avidamente lette avevano lasciato nel suo spirito un’impressione incancellabile. Proseguì instancabile le ricerche per venticinque anni, sinché — egli stesso racconta con commossa parola — si potè «procacciare da un angolo dell’ultimo settentrione della Germania quel canzoniere oltre ogni credere rarissimo, dimodoché in tutta Italia forse non n’esiste neanche una sola copia».

Il rarissimo esemplare gli pervenne da Wolfenbüttel, onde argomentò che ivi fosse stato stampato; e su quello condusse la nuova edizione, che uscì nel 18342.

  1. D’Anc. pp. cccxii, cccxxxix sgg.; {{Sc|Gent}., I, pp. 294-95 e cfr. Herder, Sämmtl. Werke hg. vedi B. Suphan, xxvii (Berlin. 1S81) 332-46 e 361-62. Le poesie trad. dallo H. corrispondono precisamente ai seguenti numeri della Scelta: 1, 2, 4, 5. 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 15, 16, 17, 24, 25, 30, 32, 40, 41, 42, 59, 65, 67, 75. 78.
  2. Poesie | filosofiche | di Tommaso Campanella | pubblicate per la prima