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scelta di poesie filosofiche 183


Si cresce e pasce di liquor terrestre
130il ferro, il sasso alpestre28: — un grasso e molle
l’erbe satolle,29 — immobili animali,
fa’ a que’ c’han l’ali;
a que’ c’han l’ali, a chi serpe, a chi anda
foglie, radici, ghianda, — grani e pomi;
135altri ne domi, — altri armi, altri fai inermi,
né senza schermi.
Hanno per schermi i ricci e gli arboscelli
spine contra gli augelli, — asini e bovi;
altura trovi — in querce, abbeti e faggi
140per tali oltraggi.
Per tali oltraggi han le quaquiglie e i pini
guscio; e vesti d’uncini — contra i colpi,
che ghiro non le spolpi, — han le castagne;
ma pur le fragne.
145Però le fragne, ché Dio ha destinato 30
ch’ogni ente non sol nato — sia d’ogn’altro,
ma l’uno all’altro — sia cibo ed avello,
or questo, or quello 31.
Ma questo e quello, resistendo, addita
150godersi in ogni vita, — che Dio dona:
e, perch’è buona, — ogn’altra viva norma,
pur si trasforma 32.
Chi lo trasforma con tanta sua laude,
che sieno molti gaude — gl’innocenti 33:
155pochi possenti — orsi e leon vedrai,
pecore assai.
Pecore assai, che dal caldo e dal gelo
solo difende il pelo. — Frutti e fiori,
tu, fronda, onori: — a’ timidi è soccorso
160la tana e ’l corso.
Le tane e ’l corso ha il cervo, il lepre, il capro;
corna il bue: sanne l’apro: — onghie il cavallo:
vivezza il gallo, — ch’al fiero lione
spavento pone.