Altronde altrove tutti van correndo, 10te, Dio, benedicendo — e predicando,
dolce sonando, — ch’ogni moto è suono, come io ragiono. Cosí io ragiono. Aimè! ch’udir non posso;
ch’innato rumor grosso — è, che m’occupa 15l’orecchia cupa, — ed un molino vivo me ne fa privo 4. Se mi fa privo, — voi, spiriti eletti 5,
che non siete soggetti — a corpo sordo,
fate un accordo — al suon di tai strumenti 20co’ vostri accenti. Co’ vostri accenti, sacri, intellettuali,
d’una spiegando l’ali — in altra stella,
vostra favella, — Santo, Santo, Santo! dicete intanto. 25Dicete intanto, ardenti Serafini,
sagaci Cherubini, — e giusti Troni,
Dominazioni, — Virtú e Potestati e Principati; principiate, Arcangeli; e seguite, 30Angeli 6, che venite — a darmi aiuto 7.
Da voi, perduto — il corpo, in cielo accolte son l’alme sciolte. O alme sciolte, o patriarchi grandi,
profeti venerandi 8, — in cortesia, 35la salmodia — di Davide canoro dicete in coro. Dicete in coro, apostoli 9, che ’l mondo
vinto e reso fecondo — di virtuti,
e risoluti — fatto avete noi 40di seguir voi. Di seguir voi gli martiri non tardi 10,
con l’animo gagliardi — e sparso sangue,
fan che non langue — la musica nostra nell’alta chiostra.