25Soavi e belle pompe del gran Dio 5,
lodate il vostro e mio — Signor, di cui
uscendo nui, — fu il tempo, ch’è il successo degli enti, espresso 6. Fu agli enti impresso anche ’l vigor nativo 30che dal nascer descrivo — poi «natura» 7,
interna cura — ed arte, che dá loro quel Dio ch’adoro. Quel Dio, ch’adoro, a voi laudar conviensi,
calor e freddo 8, immensi — di possanza, 35per cui sostanza, — guerreggiando, fue partita in due. Partite in due dunque i vostri accenti,
magnifici elementi, — cielo e terra 9,
dalla cui guerra — poi nasce ogni misto, 40che Dio ha provvisto. Dio ha pur provvisto che l’un porti ’l giorno,
l’altro la notte 10, intorno — raggirando,
manifestando — il Creator sovrano di mano in mano. 45Di mano in mano, voi, tenebre e luce 11,
cantate il sommo Duce, — e voi, quiete
e moto, avete — parte in tanto carme per piú svegliarme 12. Per piú svegliarme, raro e denso 13, estreme 50tempre, mentre uno teme — e l’altro spera,
prendete sfera — di sorti diverse, e cause avverse. Fra cause avverse e simili, adornate,
fato, necessitate — ed armonia 14, 55che Dio v’invia — in ogni parte e tutto ciò che ha costrutto. Ciò che ha costrutto in Dio si sta e si muove,
e con secrete pruove — ancora sente
la Prima Mente — e, come sa, l’adora; 60ed in Lui vive, benché par che mora,
grazie a Colui che sempre mi ristora 15.