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scelta di poesie filosofiche | 53 |
madrigale 11
Te, Amor, sfera infinita, alma e benigna,
che ’n ciel di copia, in noi d’inopia hai centro,
circondato dal cerchio sensitivo,
onde chi sente piú, piú ama e gode;
io, che son teco a tutte cose dentro,
canto, laudo e descrivo.
Per te si abbraccia il van le cose sode,
e le virtú la mole, onde consiste
dell’universo l’ordine distinto,
per te di stelle e d’uomini dipinto.
Per te si gira il sol, la terra piglia
vigor, onde poi tante cose figlia.
Per te contra la morte si resiste,
e contra il mal, che tanto ci scompiglia.
Tu, autor di gentilezza,
distruttor di fierezza;
di te son le repubbliche e gli regni
e l’amicizia, ch’è un amor perfetto,
che contra il male accomuna ogni bene.
Tu se’ d’eternitá frate, alla spene
soprabbondanza di eterno diletto.
Tu vinci la Possanza e l’Intelletto.
In questa mirabile conclusione lauda Amore: lo chiama sfera immensa, che in cielo ha il centro di copia, in terra d’inopia; e con tutto ciò ella è circondata dalla sfera della Sapienza, perché dove ci è piú sapere, ci è piú amore; piú aman le piante che le pietre, piú di quelle gli animali, piú di questi l’uomo. Poi dice