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48 scelta di poesie filosofiche


a far gli elementi ed dementati; e che non ci è guerra tra contrari, ma tra simili, perché uno è Dio, e non fece cose contrarie, ma simili. La contrarietá nasce dal contrasto del regnare sopra la materia. Il caldo e ’l freddo son ambi attivi, incorporei. E dal non essere nasce il contrasto, ché ’l caldo non è freddo o teme esser fatto non caldo; e dall’esser qual è l’altro, l’amistá ed unitá.

madrigale 6

Amor, che dal Valor e Senno primo
procede, e lega que’ con dolce nodo,
del Sommo Ben, ch’è l’esser suo mai sempre,
è voluntate e gaudio sopra modo
di sé a sé, sicur ben, sempre opimo.
Amor, infuso del mondo alle tempre,
del suo gaudio e comodo è pur desire,
che nel futuro mai non si distempre,
ond’egli perda il sembiante divino.
Ma l’amor, che ’l destino
fe’ alle parti meschino,
piú tosto è desiderio, che gioire,
del proprio ben, che va sempr’al morire.
Amor dunqu’è piacer d’immortal vita
in tutti: ma chi in sé perderla sente,
la cerca altronde, e’l consiglio l’invita
a trovar via di non morir repente.

L’Amor divino, ch’è lo Spirito santo inteso personaliter ed appropriate, e non essentialiter, è un gaudio e volontá gioiosa senza misura, a sé di sé, id est del proprio essere, che è il Sommo Bene di esso primo Ente e di tutti gli altri. Perché il gioire è amor dell’obbietto unito alla potenza; il desiderio è amor dell’obbietto non posseduto. E però l’amor infuso al mondo, benché sia in parte gioire dall’esser che ha, nondimeno è pur desiderio di perpetuar quel che ha, perché non l’ha da sé, ma da Dio, a cui solo è amor gioia senza desio. Il terzo amore è