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scelta di poesie filosofiche 43


27

Contro Cupido

Son tremilla anni omai che ’l mondo cole
un cieco amor, c’ha la faretra e l’ale;
ch’or di piú è fatto sordo, e l’altrui male,
privo di cantate, udir non vuole.
D’argento è ingordo, e a brun vestirsi suole;
non piú nudo fanciul schietto e leale,
ma vecchio astuto; e non usa aureo strale,
poiché fûr ritrovate le pistole,
ma carbon, solfo, vampa, tuono e piombo,
che di piaghe infernali i corpi ammorba,
e sorde e losche fa l’avide menti.
Pur dalla squilla mia sento un rimbombo:
— Cedi, bestia impiagata, sorda ed orba,
al saggio amor dell’anime innocenti. —

Qui si mostra che l’amor cieco fu deificato nel secolo rio, e che poi peggiorò nell’etá nostra tenebrosa; ed ora sta per tornar al mondo il vero amore, savio e puro, secondo ch’e’ predice del secolo d’oro futuro, dopo la caduta dell’Anticristo. Vedi gli Profetali.

Le sottigliezze del sonetto noti un altro, ch’io solo dico il senso occulto e nuovo.

28

Canzon d’amor secondo la vera filosofia

madrigale i

Udite, amanti, il mio cantar. Sempr’era
l’Amor universa!, s’egli Dio spinse
a far il mondo, e non forza o bisogno.
La sua possanza a tanta opra l’accinse,