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302 nota


ho pur creduto di dovere abolire. Ma le correzioni maggiori ho segnate nella Tavola delle emendazioni.

Non ho creduto bensí di rispettare l’ordine del ms. Ponzio, che non è un ordine né cronologico né di materia, checché si sia industriato di sostenere l’Amabile; essendo chiaro che il Ponzio trascriveva i versi via via che gli eran comunicati, non avendoli tutti innanzi fin da principio. E ho classificati perciò tutti i componimenti secondo il contenuto, procurando di disporre in ordine di tempo quelli di ciascuna serie.

Fra i politici ho inserito, per non fare una categoria a parte, il sonetto contro Venezia col relativo Lamento, giá pubblicato da E. Solmi1 e di recente da J. Kvacala2. Esso è parte del primo libro di quegli Antiveneti, che nel settembre 1606 il C. fu invogliato a scrivere dalle notizie giuntegli nel suo carcere della lotta tra Paolo V e Venezia. E nel 1607 lo dava all’amico Scioppio, affinché ne procurasse la pubblicazione, che non è mai avvenuta. Ne parlò bensí lo Scioppio col libraio veneto G. B. Ciotti, al quale consegnò altri scritti campanelliani, perché li pubblicasse. Ma, arrestato la notte del 27 settembre, per sospetti circa sue commissioni da parte del papa all’imperatore e principi tedeschi, lo Scioppio fu severamente rimproverato di portare seco quel libro «scandalosum, contumeliosum, quique populum Venetum ad rebellionem commovere queat: multo enim magis quod eum Ciotto ostendere ausus fuissem»,come scriveva lo Scioppio all’amico Fabri daTrento il 7 ottobre3. «Ostenderunt (tornava a scrivere da Augusta il 1° novembre) Veneti se non mediocriter timere Antiveneta Campanellae»4. La copia sua non gli fu piú restituita; e gli si chiese se sapesse di altre copie, per acquistarle e distruggerle. Un esemplare se ne conosce nella Estense di Modena (cod. segn. F. 3, 16, giá Campori 257); e il primo dei tre libri, di cui l’opera consta, si legge anche in un ms. della Bibl. imperiale pubblica di Pietroburgo (Italjanskaja F. xvii, 2) intitolato: Manuscripta italica

  1. La Cittá del Sole, pp. 56-58.
  2. Intorno ad alc. mss. finora non considerati di opere di T. C., Nota presentata dal socio B. Croce, negli Atti dell’Acc. Pontaniana, vol. xliii, 1913, pp. 6-9; nonché in Neue Nachträge Z. d. Abhandlung: Ueb. d. Genese der Schriften Th. C., in Acta et Commentationes Imp. Univ. Iurievensis, 1913, pp. xx-xxiii.
  3. Amabile, Castelli, ii, docc., p. 27.
  4. Pag. 31.