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nota 299


nel v. 25 ho creduto pel senso di dover mantenere «humo» in rima con «domo», pensando che l’autore pronunziasse la seconda parola, alla calabrese «dumo» o «demo» (con la nasalizzazione dell’e). Per le quattordici poesie (segnate coi nn. 19, 21, 22, 36, 37, 38, 39, 45, 50, 51, 53, 55, 60, 61) della Scelta, di cui è copia anche nel manoscritto scoperto dall’Amabile, ho creduto sempre di preferire la lezione a stampa, rappresentando essa una revisione posteriore, e in ogni caso la lezione data dallo stesso autore, che rivide poi e corresse le sue poesie giá stampate, di fronte a una copia del frate suo amico, senza paragone piú rozzo. Pure le differenze che corrono tra la lezione adottata e quella del ms. sono tutte segnate nella Tavola delle varianti Ponzio. Del son. all’Adami giova avvertire qui che nel Prodromus (p. 25), dove vide la prima volta la luce, reca il titolo: Sonetto di F. Th. Campanella A. T. A. (sic); e ha nel v. 2 «Adami» invece di «Tobia», e nel v. 9 «contro» in luogo di «contra». Per l’Ecloga, che segue alla Scelta, non mi son contentato di riprodurre la stampa dell’Amabile. Ma mi sono procurato una nuova collazione dell’esemplare conservato a Parigi dell’edizione originale. E la collazione non è stata inutile, come potrá vedere chi avrá la pazienza di riscontrare la mia con la stampa dell’A., benché l’accuratezza e la tenacia di attenzione di questo insigne studioso non saranno lodate mai abbastanza. Noto qui soltanto che egli diede nella n. 5 (p. 202) «credentum» invece di «eventuum»; nel v. 15 «vice» inv. di «vices»; nella n. 10 (p. 203) «immutabiles» inv. di «immutabilia» (forse intendendo introdurre una corr., che non è però necessaria); nella n. 13 (ivi) «allegatur» inv. di «allegatus». Noto pure che mi sono assicurato della lezione «Piscium» (n. 8, p. 202), dando a q. 1 . l’ed. 1639 il segno della costellazione dei Pesci, qual è indicato dallo stesso C. ne’ suoi Astrologicorum libri VI (Lione, 1629, p. 20). Ma la maggior fatica che è stata richiesta da questa importantissima Ecloga, che tanta luce dá su tutta la storia e il significato del pensiero del C., è quella occorsa a decifrare e chiarire le moltissime citazioni delle note: citazioni abbreviate in modo da rendere assai difficile l’identificazione dei nomi o degli scritti a cui il C. si riferiva.

Nelle Poesie postume sono raccolte tutte quelle del ms. scoperto dall’Amabile, che non erano state comprese nella Scelta e il son. contro Venezia degli Antiveneti, insieme col Lamento, di cui fa parte e che lo commenta. Il manoscritto dell’Amabile, proveniente insieme, con molti altri documenti da lui usufruiti nella