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nota 293


opera dello stesso autore 1. Onde è lecito dubitare se realmente tutti i sette libri della Cantica siano stati consegnati all’Adami, quando costui venne a Napoli nel 16132.

Giova anche considerare che nel De libris propriis il C., dopo aver enumerato tutti i suoi scritti anteriori alla visita fattagli dallo Scioppio nel 1607 (egli dice erroneamente 1608)3, nota: «Omnes iam dictis libros Scioppius a me accepit anno 1608, cum veni missus a Paulo V, summo pontifice, meam tractaturus libertatem». E subito dopo soggiunge che a Tobia Adami e Rodolfo Bünau, sei anni dopo, diede «quae Scioppio antea concesseram, et insuper Metaphysicam, Philosophiam realem, Medicinam, Astrologiam et multa opuscula epistolaria»4. Donde è chiaro che le poesie della Scelta si dovrebbero tutte o quasi tutte ritenere anteriori al 1607 o al 1608, poiché non tutto il C. allo Scioppio consegnò a mano, e altro gli mandò dopo che si furono veduti5.

L’Esposizione che accompagna le poesie della Scelta, scritta frettolosamente, come è facile scorgere dalla forma quasi di semplici appunti e accenni, dovette essere buttata giú nel 1613, durante i mesi del soggiorno dell’Adami a Napoli(6. Che sia posteriore ai componimenti a cui si riferisce, risulta evidente, p. e., dalla nota finale alla canz. Della prima possanza (p. 169).

II

L’Adami per qualche tempo parve dubitare dell’interesse che la Scelta avrebbe potuto avere pei suoi connazionali: «si Germaniae nostrae usui esse possent», diceva, accennando alla materia

  1. Questo è stato messo in chiaro dall’Amabile, Il codice delle lettere, pp. 131-2, e Castelli ecc., 1, 160 sgg. Troppo deboli le osservazioni di A. Moroni, Delle poesie di fra T. C., Senigallia, 1907, pp. 4-6.
  2. Né bastano a dissipare il dubbio gli accenni che l’Adami fece nel 1617 a queste poesie nella prefazione al Prodromus.
  3. Cfr. Amabile, Castelli, 1, 40.
  4. Op. cit., pp. 182-3.
  5. V. proemio all’Ath. tr. in Amabile, Castelli, ii, docc., p. 184: «Deinde submitiam ...». E poi: «Vide, omnia tradidi in manus tuas». Posteriori sono certamente il sonetto all’Adami, e le tre canzoni della salmodia metafisicale, se pure questa non fu ritoccata dopo una prima composizione anteriore al 1607. Cfr. sopra.
  6. Cfr. Amabile, Cast,, n, 372.