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difesa delle dottrine telesiane: Philosophia sensibus demonstrata, in octo disputationes distincta, adversus eos qui proprio arbitratu, non autem sensata duce matura, philosophati smit, ubi errores Aristotelis et asseclarum ex propriis dictis et naturae decretis convincuntur, et singulae imaginationes pro eo a Peripateticis fictae prorsus reiiciuntur, cum vera defensione Bernardini Telesii Consentini, philosophorum maximi... Neapoli, ap. H. Salvianum, 1591. Il C. fu a Cosenza, vivente ancora il Telesio; ma non ebbe occasione di conoscerlo personalmente. Pure egli stesso ricorda, nella Philos. sens. demonstrata e nel De libris propriis', di averne dette le lodi in una elegia che affisse al suo feretro in chiesa, il giorno dei funerali; che fu la prima e unica volta che egli vide il Telesio, morto.
Intorno all’accademia cosentina, in cui si raccolsero i discepoli del Telesio, v. Fiorentino, Bernardino Telesio, Firenze, 1872-74, vol. i, parte i. — Bernardino Bombini di Cosenza (1523-1588) fu un legale. Lasciò inedite Rime e una Storia dei bruzi, e pubblicò, oltre opere giuridiche, alcune Discorsi intorno al governo della guerra e governo domestico (Nap., 1556; 2a ed. accresciuta, Venezia, 1583). Su lui, S. Spiriti, Mem. degli scritt. cosentini, Napoli, 1750, pp. 82-3; e Giustiniani, Mem. istor. degli scritt. legali del Regno di Napoli, i, 128-30. — Montano è nome accademico di Sertorio Quattromani, autore di un compendio dei primi quattro libri del De rerum natura del Telesio (La filosofia di Bernardino Telesio ristretta in brevitá, Napoli, Cacchi, 1589, rist. da E. Troilo, Bari, 1914). Su lui, Matteo Egizio, Vita di S. Q., premessa alle sue Lettere diverse e altri scritti, Napoli, 1714; Fiorentino, o. c., i, 118-131 e 341-351; F. Bartelli, Note biografiche, Cosenza, 1906, pp. 199-202 e passim; e Troilo, introd. all’o. c. (dove però è stranamente esagerato e alterato il valore del Q.) — Giulio Cavalcanti di Cosenza «ebbe grido in tempo che fiorirono molti altri bell’ingegni nell’accademia cosentina. Per quelle poche memorie che di lui son rimaste, raccogliesi che fosse stato buon filosofo telesiano e buon poeta, ed è fama che avesse descritto la Vita e i miracoli di san Francesco di Paola e che avesse composto un intiero vol. di Rime; niuna delle quali fatighe di presente si rinviene» (Spiriti, pp. 119-20). Conservasi soltanto la trad. di un carme latino del Telesio in lode della Castriota, insieme con l’originale pubbl. tra le Rime in lode della ill.ma ed ecc.ma s.a d.a Giovanna Castriota Carafa, duchessa