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annotazioni | 267 |
Capialbi nel 1845, rist. dall’Amabile, Castelli, ii, docc., p. 134) che il suo complice Maurizio de Rinaldis, prima di essere appiccato fosse stato indotto, nel dic. 1599, dall’avvocato fiscale don Giovanni Sanchez, «con un gesuino confessor del viceré» (certo p. Ferrante de Mendozza), a «confessare la ribellione sopra la forca, perché avesse color di veritá», con la promessa, in verbo regio, della vita: donde le piú gravi testimonianze a carico del povero C. Cfr. Amabile, Cong., ii, 92.
N. 47, espos., nota 4. — Si riferisce alla Monarchia del Messia.
N. 50. — Anche questo son. è nel ms. Ponzio. Per l’espos., cfr. Genesi, vi, 4.
N. 51. — È anch’esso nel ms. Ponzio. Per l’espos., cfr. Apocalissi di Giovanni, ix, 11.
N. 53. — E, come i precc., nel ms. Ponzio. C’era tra i compagni di prigione del C. un grafomane, scrittore anche di prologhi di commedie, Felice Gagliardo, che, ha pensato l’Amabile (Congiura, ii, 287), può essere stato colui il quale invitò il C. a scrivere commedie.
Nn. 54, 55. — Di questi due sonn. il 1° è probabilmente posteriore al 2°, che è il solo che si trovi tra quelli del ms. Ponzio. L’Amabile, Cong., ii, 53, li attribuisce entrambi alle prime settimane del 1600. Il colore bianco delle vesti è uno dei desidèri e presagi del C. per la futura Cittá del sole.
N. 55. — V. 6: «Leon giudeo», cfr. Apoc., v, 5. — V. 8: «bianco corridor», cfr. Apoc., vi, 2. — Espos.: Apoc., vii, 13.
N. 56. — Sopra questa congiunzione magna cfr. Cittá del sole , ed. Solmi, pp. 44-5.
N. 57, v. 12. — Cfr. Apoc., vi, 2. Delle Revelationes di santa Brigida (stampate la prima volta a Roma nel 1475» e poi molte altre volte) il C. fece grande studio; e le citava perciò a memoria, incorrendo quindi in qualche confusione. Nulla infatti mi è riuscito di trovarvi come possibile fonte di questo sonetto. Cfr. tuttavia libro iv, c. 43 (ed. Monaco, 1671, t. i, p. 264).
N. 58. — Cfr. Daniele, ii, 31 sgg.
N. 60. — Il «carcere» è quello del Sant’Uffizio in Roma, dove il C. fu nel 1595, sotto processo di eretica pravitá. E a quell’anno deve perciò, molto probabilmente, riferirsi il son., che è nel ms. Ponzio. «L’autore si rivolge a qualcuno, commentandogli il carcere in cui si trova; e chi sa che non gliel’ispirò lo Stigliola, quando vi giunse egli pure»: Amabile, Cong., i, 84. Colantonio