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poesie postume | 257 |
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Sonetto fatto ad medesimo
Spirto ben nato, la bellezza è un fiore
dell’interno valor, ch’in noi riluce
per la massa corporea, onde produce
a chi vi mira stimoli d’amore.
Presso a poch’anni, quel ch’appar di fuore,
ritorna dentro al suo primiero Duce,
s’a lui apportò ben con la sua luce;
si non, del tutto poi svanisce e more.
Dunque veggiate di donarla a cambio
con chi vi dá virtú, bontate e senno,
non frivole novelle in contracambio;
le quai, send’ombra, deleguar si denno;
pria che proviate in sì noioso scambio
quanti rei tradimenti vi si fenno.