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252 | poesie postume |
ah! — Ti ridi? Ahi! infelice, perché non ti conosci? Non hai crollato il cuor pudico! Giá lo mostrasti in questa resoluzione perversa contra li religiosi, fatta per li presenti di Lutero mandati dalle vecchie ruffiane. Tutte le meretrice invecchiate fan questo officio poi con le donzelle vergini.
Oh quanto tempo è che fan questo ancor con teco! quanto ti desideravano! Giá trovâro la via: han vinto nel primo assalto. «Venetiae perdentur novo generi belli», profetò Gioacchino. Sei perduta, e non t’avvertisci; sputa, donzella, il primo bacio; ché, per Dio, se non sputi e non rifiuti questi sguardi e questi presentuzzi, e non rivochi la legge ingiusta, ti passerá il veneno di lussuria spiritale fin alle viscere, piú che non ti penetra il carnale, come sai; e non ti basterá Lutero, perché la puttana non si contenta d’uno. Mira tutte le meretrici apostatanti, che mai d’uno si contentano. Ma poi ti cavalcará Calvino questa tua anima: Calvino, carne asinina, dura e cruda, che tutta disfaceratti. Poi ti cavalcará Zuinglio, e poi altri, finché arrivi al capo dell’Anticristo, Macometto, che con strazi e guai ti smorzará la foia, perché non si sazia mai l’animo della bugia, e sempre cerca nova dottrina per acquetarsi: passa di mastro in mastro, di foia in foia, d’adulterio in adulterio. «Sub omni ligno frondoso prosternaberis», disse Ieremia alla tua consimile ebrea, e per la figura è Germania; e tu, orba minore, canonizerai l’orba maggiore. Ma il re di Babilonia, ch’oggi è il Turco, all’una e all’altra smorzará la foia, come fece a quelle. Dicit Dominus: — Io sento mò che mi chiami stolto, e che dici non aver peccato contra Dio né contra tuo padre. — Cosí disse Lutero nel principio, cosí Arrigo ottavo d’Inghilterra, e ogni altro capo di scisma e d’eresia, e pur l’empio Ario, protestando che non intende essere contra la fede cattolica. E questo è modo antico pur di Samaria e di Giudea: «absque peccato ego sum, non sum polluta». Dimmi, per grazia: non sai tu che ogni puttana si tien per buona sul principio, e, quando è notata di qualche atto libidinoso, si difende come vipera? Ma tu hai osservato il modo della fanciulla sollecitata, che, quando riceve gli primi doni, si sforza ch’altri li laudi: — Oh belle vesti! oh belle catene d’oro! oh belli guanti! — E cosí ella si cala con minore vergogna a cose giá laudate da altri prima.
Non hai avuto faccia di dire che vuoi le rendite delle chiese e la giurisdizione spirituale e temporale, che t’offerisce Lutero, Wicleffo e Marsilio padovano, tuoi proci; ma hai fatto scrivere