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scelta di poesie filosofiche 179

18. Encomio vero del sole in cielo e ’n terra.

19. Della luna l’uso, ecc.

20. La luna col calor blando apre e fa esalare il calor robusto, e mitiga il freddo grande, e con la varietá di sue facce lucenti fa la varietá in terra, e gli tempi, ecc.

21. Che ne’ moti delle stelle stia la misura delle cose e vite inferiori, altrove s’è detto, e Platone ed Aristotile lo confermano.

22. Commiato della canzone, parlando alle cose chiamate alla glorificazion di Dio.

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Salmodia che invita la terra e le cose in quella nate
a lodar Dio e declara lor fine e la Providenza divina

La terra nostra di far giuoco e festa
nullo tempo si resta — al sommo Dio;
da che l’unio — l’Amor, pesolo in mezzo,
gioisce al rezzo.
5Gioisce al rezzo, e ’l circondante caldo
schifando, viver saldo — e freddo gode1;
rendendo lode — all’Eterno, eternarsi
vuol, non disfarsi2.
Vuol non disfarsi; e ’l sol vorria disfarla
10non per odio; per farla — mole amica3
seco l’intrica, — e con focose braccia
cinge ed abbraccia4.
Cinge ed abbraccia anch’ella lui nel seno:
ché, schifandolo, pieno — pur se ’l vede
15di calor: fede, — che al destin piú incorre
chi piú l’abborre.
Chi piú l’abborre, poscia piú l’aggrada;
che sua fuga sia strada — a quel s’ammira.
Ché alla sua mira — e gloria gli rivolge
20Chi il mondo volge.