Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
178 | scelta di poesie filosofiche |
Per ben del mondo ne’ splendor superni
degli enti non eterni — è misurato
la vita e ’l stato; — e nelli sacri giri
parmi che ’l miri 21.
85Parmi ch’io miri quella Provvidenza,
che da tanta eloquenza — si celèbra.
Mia squilla è ebra — per troppo desio
di cantar vosco, o stelle, il grande Dio:
gloria all’omnipotente Signor mio! 22.
1. Coeli enarrant gloriam Dei.
2. Ch’e’ faccino musica e moto, perché ogni moto è suono, e ben lo disse Pitagora, e molti santi l’udîro, ecc.
3. Che il calore spiegò il cielo, e le stelle sieno d’amore della conservazione unite e mosse. Vedi la Filosofia e Metafisica.
4. Perché non si sente da noi la musica del cielo, come il molinaro non ode le parole, ecc.
5. Parla agli angeli.
6. I nove cori degli angeli secondo san Dionigi, e conformi alle metafisiche primalitá.
7. Gli angeli della ultima ierarchia amministrano le cose nostre.
8. Parla a’ santi del Vecchio Testamento.
9. Poi a quegli del Nuovo. Mirabile encomio degli apostoli.
10. A’ martiri.
11. A’confessori.
12. Alle vergini.
13. Le stelle sono celle dell’anime beate, che non ritengono né il moto né la vista, ma piú la aiutano.
14. La Galassia essere fatta per via de’ santi spiriti, fu opinione anche di Pitagora; e ’nvero senza tal fine non par che si possa di lei dire cosa probabile, oltre quello che dice l’autore per la varietá degli enti inferiori in Filosofia.
15. «Scene» ed «istorie» chiama l’esistenza e la diversitá degli enti.
16. Nota come le cose si multiplicano da Dio negli angeli, dagli angeli nel cielo, dal cielo in terra e mare.
17. Pe’ quattro segni cardinali le influenze piú scendono con l’Idea.