Pagina:Campanella, Tommaso – Poesie, 1915 – BEIC 1777758.djvu/180

174 scelta di poesie filosofiche


25Soavi e belle pompe del gran Dio 5,
lodate il vostro e mio — Signor, di cui
uscendo nui, — fu il tempo, ch’è il successo
degli enti, espresso 6.
Fu agli enti impresso anche ’l vigor nativo
30che dal nascer descrivo — poi «natura» 7,
interna cura — ed arte, che dá loro
quel Dio ch’adoro.
Quel Dio, ch’adoro, a voi laudar conviensi,
calor e freddo 8, immensi — di possanza,
35per cui sostanza, — guerreggiando, fue
partita in due.
Partite in due dunque i vostri accenti,
magnifici elementi, — cielo e terra 9,
dalla cui guerra — poi nasce ogni misto,
40che Dio ha provvisto.
Dio ha pur provvisto che l’un porti ’l giorno,
l’altro la notte 10, intorno — raggirando,
manifestando — il Creator sovrano
di mano in mano.
45Di mano in mano, voi, tenebre e luce 11,
cantate il sommo Duce, — e voi, quiete
e moto, avete — parte in tanto carme
per piú svegliarme 12.
Per piú svegliarme, raro e denso 13, estreme
50tempre, mentre uno teme — e l’altro spera,
prendete sfera — di sorti diverse,
e cause avverse.
Fra cause avverse e simili, adornate,
fato, necessitate — ed armonia 14,
55che Dio v’invia — in ogni parte e tutto
ciò che ha costrutto.
Ciò che ha costrutto in Dio si sta e si muove,
e con secrete pruove — ancora sente
la Prima Mente — e, come sa, l’adora;
60ed in Lui vive, benché par che mora,
grazie a Colui che sempre mi ristora 15.