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164 | scelta di poesie filosofiche |
madrigale 2
Dove manca possanza, il patimento
ch’al non esser le cose sempre tira,
abbonda, e ’l caso avverso, ed ogni male;
onde io tant’anni mi truovo scontento1.
A te, Valor, dunque, oggi alzo la mira,
a cui soggiace ogni forza fatale:
ché ’l Senno e l’Amor pio,
com’or ben confesso io,
senza la tua difesa poco vale.
Può amar chi ha potenza
e sa chi può sapere,
ed è chi aver può essenza;
dunque, ogni quidditá vien dal Potere 2.
1. I guai che vengono per mancanza di Potere. 2. È prova che dal Potere viene l’Essere, l’Amare e ’l Sapere.
madrigale 3
L’intrinseco poter fa che sossista
ogn’essere; e l’estrinseco il difende,
si è d’altri, o parte, e non da sé, né tutto.
Sta il mondo e gli enti magni in questa lista,
a cui precede chi da nullo pende,
Dio, che interno valor solo ha per tutto.
Ma può, se poter vuole
e se poter sa; e suole
(in sé volgendo quel che ’n lui è produtto)
saper, se puote ed ama;
e voler, se può e sape.
Dunque «tre in un» si chiama,
e distinzion d’origine sol cape.