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scelta di poesie filosofiche | 163 |
a purgar l’alme da’ brutti peccati.
Di’ che la mia si pente;
ch’e’ faccia il sacro effetto,
invocando per me l’Omnipotente.
Berillo è don Brigo di Pavia, di santitá e caritá ed amicizia singolare con esso lui.
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Della Prima Possanza.
CANZONE
madrigale 1
Le potestati umane tanto m’hanno
travagliato, ch’omai vengo a pensare,
ch’io peccai contra te, Possanza Prima;
però che di Saturno piú d’un anno
tutto del Senno Primo a contemplare
mi diedi, e al Primo Amor volsi ogni rima,
di te tanto scrivendo
quanto per lor ti intendo,
di cui dovevo far principal stima.
Or io volgo il mio stile
alla tua dignitate,
perdon chiedendo umile
ed aiuto, o Suprema Podestate.
Dovea l’autore, per ordine metafisico, scrivere della Prima Possanza avanti che del Primo Senno. Ma non ne parlò mai, se non in questa canzone, pentitosi d’aver in trenta anni, ch’è l’anno saturnino, scritto e parlato solo d’Amore e del Senno. Ed ora chiede perdono e domanda aiuto alla Possanza dentro la stessa fossa ecc.