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scelta di poesie filosofiche | 157 |
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Canzone a Berillo di pentimento
desideroso di confessione ecc.
fatta nel Caucaso
madrigale 1
Signor, troppo peccai, troppo, il conosco;
Signor, piú non m’ammiro
del mio atroce martiro.
Né le mie abbominevoli preghiere
di medicina, ma di mortal tosco
fûr degne. Ahi, stolto e losco!
Dissi: — Giudica, Dio, — non — Miserere. —
Ma l’alta tua benigna sofferenza,
per cui piú volte non mi fulminasti,
mi dá qualche credenza
che perdonanza alfin mi riserbasti.
Parla a Dio e riconosce quelli peccati, che gli parean atti meritorii.
madrigale 2
Quattordici anni invan patisco (ahi lasso!),
sempre errore accrescendo
a me stesso, ed agli altri persuadendo
ch’io per difender veritá e giustizia
da Dio, c’ho sconosciuto, sia qua basso,
qual Cristo, eletto sasso
a franger l’ignoranza e la malizia.
Or ti vorrei pregar che, per discolpa
di tanti errori, accetti tante pene;
se non è nuova colpa
chieder ch’agli empi guai segua alcun bene.