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152 | scelta di poesie filosofiche |
madrigale 6
— Tu, morte viva, nido d’ignoranza,
portatile sepolcro e vestimento
di colpa e di tormento,
peso d’affanni e di error laberinto,
mi tiri in giú con vezzi e con spavento,
perch’io non miri in ciel mia propria stanza,
e ’l ben ch’ogn’altro avanza:
onde, di sua beltá invaghito e vinto,
non sprezzi e lasci te, carbone estinto. —
Epiteti proprissimi del corpo; e contra le sue lusinghe e timori resoluzion veracissima dell’alma, che gli parla.
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CANZONE IV
Del medesimo tema
madrigale 1
Filosofia di fatti il Senno vuole,
che l’ultime due tuniche or mi spoglia,
ch’è del viver la voglia
e d’aver laude scrivendo e parlando.
Doglia è lasciarle. Ma smorza ogni doglia
chi nella mente sua il gran Senno cole,
seco vuole e disvuole,
di lui se stesso in se stesso beando.
Onor non ha chi d’altri il va cercando.
Mostra in questo madrigale primo, che il Senno, di cui è amor la filosofia, non vuole parole solamente, ma fatti; e che per operar bene e sprezzare i guai e la morte, è necessario spogliarsi