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58 | t. campanella |
non potrá l’inferno né il mondo tutto levarle un capello, «quia omnes numerati sunt»; ma se usano l’arte di stato e del mondo, certo il mondo ne vincerá, perché «filii huius saeculi sunt prudentiores filiis lucis»; tanto piú che v’hanno invitato al gioco loro dove sanno che pònno guadagnare, come li marioli nelli dadi falsi. Scrivo tremando ed altre lettere mandai: se vol vedere, veda; se non, facciamo mostrar la prova: l’inchiostro non può significare il fervor de l’animo mio dopo che ho visto e toccato in questi guai li misteri della fede e le cose celesti. Dio sia quello che mi conceda alli piedi di Vostra Beatitudine o morir come Anania e Safira, o cader come Simon mago s’io mento, overo dedicarmi al martirio con la sua benedizione; ché quanto scandalo s’è fatto per me tanto maggior edificazione ne resulti secondo l’ordine della Sapienza eterna che deve stare nel sacro petto del suo vicario. Amen.
[Napoli, marzo (?) 1607].
XI
Al papa ed a’ cardinali
Anche in questa si dilunga nel render conto de’ suoi processi, de’ suoi guai e de’ suoi libri, come pure delle condizioni del mondo, e termina col biasimare chi in principio egli ha lusingato ed esaltato, il capo e i principi della chiesa, perché, mentre intervengono in favore de’ potenti, senza spirito di pietá e di giustizia abbandonano alla loro sorte i deboli ed i poveri.
Audiat Christus Domini, audite et obstupescite coapostoli eius, nunquid non a Deo miraculum isthuc? Cinis et vermis loquitur ad deos terrae, ad dominos mundi. Si excelsus Dominus