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436 | t. campanella |
ne fece a’ Lincei Enrico Narducci. E sono tutte precedute da un chiaro e sugoso argomento; e tutte ordinate in conformitá delle date apposte dall’autore o dagli amici di lui, e, in mancanza di esse, secondo le congetture dello stesso Amabile, in grazia del quale la cronologia campanelliana, riveduta e corretta nel 1882 e nel 1887, appare ormai cosí fondata da essere generalmente accolta senza esitanze.
Se mi è sembrato superfluo di rilevare dove e come io abbia ritoccato la punteggiatura per rendere meno difficile la lettura di queste interessanti lettere, mi son valso delle parentesi quadre per riparare alle omissioni, per sciogliere abbreviature incomprensibili e compiere indicazioni oscure. Perché gli errori degli amanuensi, degli stampatori e degli editori, ricavati dalle mie collazioni e da’ miei riscontri, li ho volta per volta riuniti nelle Annotazioni, per le quali ho avuto anche sott’occhio le Opere del Gassendi, le raccolte del Venturi e del Fabroni, non che l’edizione del 1840 della Vita e filosofia di Tommaso Campanella del Baldacchini — questa universalmente ignorata, quelle citate ma non riscontrate da’ miei predecessori. E non ho tralasciato di dare nelle Annotazioni, oltre alle notizie rare o nuove di bibliografia, ciò che qui era un ingombro; e quanto alle citazioni, non ho rammentato che le bibliche, ma le sole palesi e dirette, riprodotte nel testo in corsivo, per lo sviluppo ed importanza grande che hanno, come non sfuggi allo Scioppio che ne lasciò un saggio nelle postille che di suo pugno aggiunse ne’ margini di alcune carte del codice XIII. D. 81.