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la speranza de li beni eterni li quali ha risoluto di non darcili, ci priva ancora de li beni temporali. Dunque, essendo questo contra la politica di tutti principi — come Aristotile, Platone, Cicerone, Plutarco, che, si de futuris contingentibus est praedeterminata veritas, perit lex, philosophia, politica, exhortatio, imperium, obedientia etc., — per questo, dico, cessâro li principi di occupare il papato, pensando che la vera fede si conserva in quello: e Carlo V se ne fe’ conscienza, e gli altri principi italiani dissentîro.

Ma ogge che il padre Banes ed il padre Alvarez, maestro del general e del Mostro, hanno scritto che tutto fu predestinato da Dio ante praevisionem meritorum et demeritorum absolute et non conditionate pro electione reprobando oc indiscreta; tutti li pseudoteologi, non che li eretici, con scritti e parole e prediche van insinuando nella mente di principi che difender il papato non è difender la vera fede, sendo la medesima fede quella di papisti e di calvinisti — e come scrive La Miletière chi va persuadendo la scissura del papato, li dominicani tomisti e quelli dell’oratorio son della setta loro e capo n’è san Tomaso; — dunque difender il papato non è altro che inalzar la tirannide del papa sopra i vescovi e principi.

Veda Vostra Signoria illustrissima in quanto precipizio hanno spinto questi miei persecutori lo stato ecclesiastico ed io, perché mostrai san Tomaso esser contrario a questa loro opinione: perché lui piú volte espressamente scrive che Dio non ha predeterminato li futuri contingenti e liberi, né li conosce nel decreto, né anche nelle cause indeterminate e mutabili, ma solo nella coesistenza presenziale delle cose future nell’eternitá, come pure il Capreolo ed altri meco affirmano. E però Dio ha tutti in voluntate antecedente predestinati come padre, tutti fatti all’imagine e similitudine sua e non del diavolo ante praevisionem meritorum et demeritorum; ma post praevisionem, come giudice, ha reprobati solo quelli chi moreno ostinati nel peccato, ed eletto e confirmato quelli chi «satagunt per bona opera certam facere vocationem suam», dice san Pietro. E li fanciulli chi non hanno opere, si salvano per l’opere di