Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
368 | t. campanella |
nati giudicati e non giudicando Vostra Beatitudine difendendo me, difende sé e la santa chiesa. Mandimi le censure, e vedrá che bisogna corregger i libri loro, non i miei. Ricordisi Vostra Beatitudine che questo assai meglio ella dichiarò a me quando scrissi sopra la ode del penitente, ed al conte di Brassac che non cessa darli lode per questo e per ogni altra cosa.
Sto aspettando la lemosina e la Censura, e prego l’Altissimo per la sua salute e ben del popolo di Dio. Amen.
Scrissi molte cose importanti circa la mutazion del presente secolo e movimento dell’imperio col ius di Vostra Beatitudine chi può pur veder in san Tomaso (opuscolo De regimine principum, lib. 3, cap. 17); e che deve farsi. Ci è qui la profezia antica del chef Barberini, molto in favor della lunga vita di Vostra Beatitudine: se mi dá licenza, scriverò questo e piú cose.
Parigi, 3 novembre 1636.
Io servo fidele perpetuo |
CX
Al nunzio apostolico Giorgio Bolognetti
Prega di unire al plico della nunziatura la sua lettera del 3 novembre
diretta al pontefice.
Illustrissimo e reverendissimo
signor padrone colendissimo.
Scrivo a Sua Beatitudine cose di momento, e mando avviso al conte di Castelvillano che questa lettera va per via di Vostra Signoria illustrissima per la fedeltá e sicurtá come