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obbligatissimo sempre piú, e prego Dio che la mantenga molto tempo in vita ed in grado maggiore per beneficio de’ buoni ed ornamento del nostro secolo. Mando l’inclusa ai signori Lamberto e Gastines.
Saluto cordialmente il signor barone [di Rians] e tutti di casa, ed il signor Cassendo, se pur è tornato. A dio.
Parigi, a’ 3 di maggio 1635.
Di V. S. illustrissima e reverendissima |
La mia Metafisica vien in baullo: pagai per ricuperarla trenta scudi; quella di Avicenna non trovai, cercandola sempre, se non nella libreria del cardinale Richelieu, e non voi darla né stamparla. Se li pare tentarò. Io stamparò subito e tutto manderò a Vostra Signoria illustrissima.
All’illustrissimo e reverendissimo
signor l’abbate Fabri monsieur de Peresc,
padron colendissimo,
in Aix.
LXXXVI
Al medesimo
Scrive in fretta ed in collera dell’accusa mossagli,
di sparlare del Gassendi.
Adesso proprio, 25 maggio, ore quattro post meridiem, è venuto il signor Deodato con un avviso di Vostra Signoria illustrissima e reverendissima giustamente lamentevole, ch’io