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lettere 301

obbligatissimo sempre piú, e prego Dio che la mantenga molto tempo in vita ed in grado maggiore per beneficio de’ buoni ed ornamento del nostro secolo. Mando l’inclusa ai signori Lamberto e Gastines.

Saluto cordialmente il signor barone [di Rians] e tutti di casa, ed il signor Cassendo, se pur è tornato. A dio.

 Parigi, a’ 3 di maggio 1635.

Di V. S. illustrissima e reverendissima
servitore obligatissimo e divotissimo
Tomaso Campanella.


La mia Metafisica vien in baullo: pagai per ricuperarla trenta scudi; quella di Avicenna non trovai, cercandola sempre, se non nella libreria del cardinale Richelieu, e non voi darla né stamparla. Se li pare tentarò. Io stamparò subito e tutto manderò a Vostra Signoria illustrissima.

All’illustrissimo e reverendissimo
     signor l’abbate Fabri monsieur de Peresc,
          padron colendissimo,
 in Aix.

LXXXVI

Al medesimo

Scrive in fretta ed in collera dell’accusa mossagli,
di sparlare del Gassendi.


Illustrissimo signore e padrone osservandissimo,

Adesso proprio, 25 maggio, ore quattro post meridiem, è venuto il signor Deodato con un avviso di Vostra Signoria illustrissima e reverendissima giustamente lamentevole, ch’io