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292 | t. campanella |
Ispagna; ed io vidi lettera nelle mani del signor cardinale Colonna, mandatali da alcuni maestri spagnoli, che di queste rubbarie l’avvisavano e cercavan giustizia. Ed è notorio che lui ebbe, dal principio del generalato, dal padre Cavalcanti, mandato commissario a Spagna, piú di duemila scudi, e dal padre Manrichez, per farlo provincial di Terra santa e vicario suo — ma li fu impedito, — tremila scudi); e di quel che fe’ detto padre, in Ispagna da lui mandato, può saperlo da quel padre che, fuggito dal carcere, venne in Roma l’anno passato a lamentarsi ch’il Manrichez per amor del generale lo privò del priorato e li tolse settecento scudi e lo pose in carcere; e la Santa Congregazione, cognita causa, condennò il padre Manrichez e ’l generale che li tornassero li denari ed il priorato.
Ah se potesser venir gli altri tirannizati, ed in particolare li siciliani e calabresi e regnicoli, direbbe[r] mirabilia. Ma lui li tribula, li fuga, carcera, trabalza ed usa arti diaboliche perché tacciano. Di piú fe’, ad istanza di Borgia, provincial di Napoli il padre Ciantes, che subito si scoperse publico latrone. Ed in veritá non venia dal Regno alcun frate, etiam converso, che non narrasse alcun latrocinio di quello, e che gli offícii e dignitá eran venali, ed anche per ogni assignazione volea almen due doppie. E la maggior parte di questi denari si davan a Ludovico Rodolfi, con cui si consultava e stava a spasso sempre in Posilipo con piaceri obsceni; lor venia la robba da’ conventi; e solo una volta donò mille scudi d’argenteria al Rodolfi, e per questo fu fatto commissario e visitator di tutte le provinole di Napoli e di Sicilia.
E li frati non potean parlare per la potenza del fratel del generale e del viceré, che si fa guidar da lui etiam nel mover l’armi contra Benevento e contra la chiesa e sbravare, perché Vostra Beatitudine accorato si morisse presto. Ed essendo accusato il Ciantes d’aver rubbato dalle provincie sedicimila scudi, il generale non fece comparir il querelante in Roma, e con darli quel che desiava, e con minacce e per via del viceré l’ha fatto desistere: il medesimo fe’ con li siciliani. E di piú, il Ludovico è pur generale, ed ha in carta bianca lettere patenti di