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lettere 291


Venne in Roma un converso dall’Indie: e sapendo ch’avea denari, sendo infermo, non permise che l’ascoltasse la confessione altri che lui; e si pigliò da quello ottocento scudi contanti ed una gran catena d’oro, e tremila scudi in polize: e sempre usa quest’arte.

Item, per far maestri ed altri graduati, ha rubbato tesori:

e per questo interesse si lamentò che il Firenzola, vicario suo, fece alcuni maestri — i quai non fûr piú che cinque, sendo pur comandato per breve apostolico a farli, — e non da sé, e tutti dotti. All’incontro il Firenzola fe’ venir da Lombardia una lista di venticinque maestri, fatti dal padre generale in quella provincia, la maggior parte giovani ed ignoranti: pensa dell’altre provincie tutte, e tutti per danari, tanto che solo il padre Paulano, che fu suo compagno in Lombardia, si buscò tremila scudi, com’è notorio. E poi in Roma avendo ripreso il Firenzola, perch’avea fatto predicator il padre Mazzarini giovanetto, e sgridò che lo volea cancellare; pur, venendo io in Francia, perché monsignor Mazzarini, fratello di colui, mi facesse mali offici in Francia e con Vostra Beatitudine, lui di predicator lo fece maestro e suo compagno e commissario, benché fanciullaccio.

Item, fe’ in Roma baccelliere il padre Sosa portoghese per mille scudi, e di piú li donò due pendenti di sua madre, che valea[n] seicento scudi; e poi per farlo maestro, il seguente anno 1634, li fe’ dir dal Ciantes che volea tre altri mila scudi, perché era ricchissimo il detto frate e senza lettere. Questo frate disse a me che ci li darebbe, se fosse certo che non lo gabbasse; e fecero rottura e murmurio: e per questo di notte lo fe’ partire da Roma, perché non parlasse a Vostra Beatitudine questo frate. Lui si nascose in San Cosma e Damiano, dove io lo visitai secretamente, e mi pregò che per mezzo del contestabile io facessi saper questo a Vostra Beatitudine. Io li donai solamente consiglio: e mi narrò lui e fra Gonzales suo compatrioto ed altri portoghesi li gran latrocini ch’ha fatto in Ispagna per dar offici e dignitá.

Ma dei rubbamenti di tai suoi commissari è notorio in