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268 | t. campanella |
teologia, come appare dal suo libro, se non nei scritti chi portò da Spagna, come si vede dai boffoneschi scritti ch’ha dato a scolari; perché studia solo all’apparenza. Veda ch’ha stampato il primo testo del Genesi in greco, arabico, latino ed ebreo. E ci pose per commento la Catena del Lippomano, senza però nominar li padri ivi incatenati; e lo mandò son quattro anni per tutto il mondo — io lo vidi in Francia — per dar a credere che lui sa tutte quelle lingue che non sa, salvo la latina, e che fe’ quel commento che non è suo. E poi cessò di scrivere perché non sa veramente. Ma li basta il mostrarsi. Son sei anni che scrive la difesa del concilio tridentino e ruba gran parte da libri miei sopra nominati e dalle fatiche del Carli. E poi son cose poco al suo proposito. E non stringono ma motteggiano.
Io dissi a Nostro Signore il modo di questa difesa; e Nostro Signore mi ordinò che io la scrivessi dopo che il Mostro scriverá; ed ancora s’aspetta, perché va imparando da chi una cosa da chi un’altra. E poi lo manderá fuori per suo dopo sette anni quel che si potea, da chi sa far, in tre mesi. Questo dico, perché è vero, e perché lui vi ha lavorato appo Vostra Eminenza per sé e per altri achitofellisti — tanto che mi fe’ tener per indegno di sua audienzia dimandatale eziandio da principi e da re, — e perché presto si vedrá ciò che dico con poco onore di chi l’ammira, senza voler far prova del meglio.
Mi perdoni Vostra Eminenza della lunghezza, perché m’han cacciato d’Italia e non posso a bocca parlarle, né ha potuto etc.; e tenga per fermo che io piú stimo ed amo la gloria di Vostra Eminenza e di casa Barberina che tutti quanti servi ed amici li pare tener a lato, e col tempo lo vedrá, e muterá opinione in meglio. La supplico mi faccia continuar li quindici scudi d’oro che Nostro Signore mi dá, perché il mondo intenda che non son fuor di casa benché lontano, né scioccamente canto di miei padroni.
Proverá anche che io vaglio qua piú che diece ambasciatori per gli interessi di casa Barberina e di santa Chiesa; e parlo