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Ma sendo lontano, non voglio che Vostra Beatitudine tenga una falsa opinione contra la veracitá e fedeltá mia; ma s’assicuri che quanto dico farò. Se mi voi far grazia permettere ch’io stampi i suoi poemi con li miei commenti, testificâro al mondo le sue grandezze e la mia devozione; e disfarò quella invidia che mi pose a terra, perché, non potendo il Ridolfi e ’l Mostro mover l’alto senno di Vostra Beatitudine, seminâro ch’io trattassi seco astrologie e cose di Stato. E però il cardinale eminentissimo Barberino prudentemente ha cercato sempre che io pratticassi poco in palazzo e che non dedicassi libri a Vostra Beatitudine e che non si stampassero i miei commenti. E però Sua Eminenza tiene il primo volume, ch’è de’ poemi sacri, datoli con queste soggestioni dal padre Ridolfi; l’altro volume sta in man del padre Tontoli, che li fece una grande approbazione. Come anche il padre Candido feo; e le scole pie e li sommaschi me li cercâro per legger a discepoli; ed io non li diedi senza voluntá di Vostra Beatitudine. Altri commenti restâro nella mia cassa, ed uno in man dell’eminentissimo cardinale Orige.

Di piú, Vostra Beatitudine sa che l’Ateismo trionfato che stampai, è fortissimo per levar dalla mente di principi e di scienziati quello argomento donde nasce l’astuzia di stato e la dissobedienza verso Vostra Beatitudine e che la religione sia arte di stato: e fa gran frutto. Mi fu cercato dall’academia nova contra eretici per mezzo del padre Giacinto cappuccino, come sa il padre commissario del Santo Offizio, il Firenzola. Però non è bene che resti inchiodato. Io conciai quel che disse Vostra Beatitudine; ma quel che oppose il Mostro è suo errore, perché Vostra Beatitudine non voi si facciano prognostici e nativitá, e lui non voi che si faccino argomenti «ad hominem ex dictis astrologorum», come fa san Paolo contra gentili ex dictis gentilium, contra ebrei ex hebraeorum. Ed è luogo teologico ex 9 Melchioris Cani; e dir il contrario è dogma di manichei, li quali condannano san Matteo perché disse: «vidimus stellam eius in oriente», e Mosè perché registrò l’astrologismo di Balaam, «orietur stella ex Iacob etc.», e confondendo le