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16 | t. campanella |
nella Sapienza: «qui intuetur illam, permanebit confidens»; e che l’umiltá è magnanima e non vile: ed io certo so che mai non ho bramato dignitá né onori, ed a tutti vilissimi servizii ho posto mani. «Sed neque me ipsum iudico». Monsignor di Caserta fece conseguenza ch’avendo io vagato per tante sètte, e cercato li miracoli veri e falsi e le profezie e la novitá del secolo, com’egli lesse nel mio processo in Roma, non avevo cattivato «me ad ossequium Christi»; e che mo’ voglio far miracoli falsi per scampare o allungar la vita. Ben fanno a non creder subbito; ma negarmi l’esperienza o scriver a Vostra Beatitudine che non la voglia vedere, è un negar lo spirito di Dio che «ubi vult spirat». e seguir lo spirito degli uomini: «venite, cogitemus adversus Ieremiam et non attendamus ad universos sermones eius: quia non peribit lex a sacerdote etc.».
Ed io rispondo a Vostra Beatitudine, a cui penso che abbia cosi pure scritto: che gli animi fertili di gran virtú (dice sant’Agostino) soglion mostrar alcuni vizii per li quali si conosce che cultivati dalla disciplina son atti a gran frutti, ed a quali e di quali virtú. Così occidendo Mosè l’egizio praeter ordinem iuris, e san Pietro percotendo Malto, mostravan dover esser gran principi di giustizia; e san Paolo, «aemulalor paternarum traditionum» contra la chiesa, mostrava l’ardor che potea ricever dallo Spirito santo ad esser folgore di quella poi — e se stesso potea metter Agostino, — come un monte pien d’ogliastri mostra esser atto all’olive, e la terra di felci alle viti. Però io concedo che sono stato troppo curioso ad esaminar la legge cristiana, e posso aver errato com’ogni artefice nell’arte sua — ché ’l sartore molti drappi guasta prima che sappia ben far le vesti, e il medico molti infermi uccide prima che sia valente; — ma io stando fermo nella fede della prima Causa, mai non m’ostinai in opinione alcuna, perché, se così era, mi n’andava certo fuor d’Italia e della relligione; ma Dio mi tenne mano sopra, perché mi son mosso di buon zelo.
Vedendo ch’ogni sètta difende la sua opinione a dritto e torto, ed ognuna si vanta aver miracoli e martiri in sua difesa, e che oggi li cristiani han li doni dello Spirito santo