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198 t. campanella

XLI

Al principe Federico Cesi

Altra commendatizia per il Failla che si reca a Roma
per le predette ragioni, la stampa de’ libri e la liberazione del suo maestro.

Illustrissimo ed eccellentissimo signore,

Viene Failla, suo servo, per negoziar la libertá mia e stampa de’ libri, ora che sto senza causa e senza processo, e Domenedio va mutando alcune cose in favor nostro. Non starò a supplicar a Vostra Eccellenza che sia a lui per me favorevole, sapendo quanto per se stessa è inchinata all’opere virtuose, e magnanimo. Se potrá fare ch’io venga in Roma, com’or è agevolissimo, mi sará singolar piacere, per poter servir dopo tanti obblighi a Vostra Eccellenza in qualche cosella. Prego il signor Dio per la sua salute in beneficio de’ virtuosi. Amen.

Napoli, 31 di marzo 1621.

Di V. E. servitore devotissimo
Fra Tomaso Campanella.