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194 | t. campanella |
Ed ora non son testimonii solo contra gentili ma contra noi, e son fatti giudici e maestri nostri intra le scuole cristiane; e con tutto che san Tomaso e li fratelli Macabei si sforzassero scacciarli fuori e disponerli a senso buono, e farsi servire alla teologia — e però «eice ancillam, dicit dominus», — e perché «filii Israel ex parte iudaice et ex parte loquuntur azotice», è necessario «eicere uxores alienigenas», secondo Esdra, — scientias gentiles, expone Origene e Geronimo, — ed «accipere eas de filiabus Iuda», cioè dalla scola cristiana nate, come desiderò il concilio lateranense sub Leone X e gli articoli parisiensi insinuano, e san Tomaso lo stesso vuole. Ed almeno perché Giuliano apostata e ’l Macchiavello non insultino sempre a noi cristiani che professando esser seguaci di Cristo, Sapienza di Dio, mendicamo la sapienza dai gentili, massime ora che s’è scoperto cielo nuovo e terra nuova, e splende per tutto il Vangelo. Onde san Geronimo pure, dopo li settantadue interpreti giudei, stimò doversi fare nova versione della Bibbia revelata, benché sant’Agostino ed altri vescovi richiamasser contra; onde con piú ragione, dopo l’interpreti gentili della bibbia d’essa natura, si devono rinnovare le scienze degli ingegni cristiani: ed in questo accorda san Tomaso e tutti, benché l’invidia indotta sparli, come mostrai in suo logo (quaest. I Physiologiae); e se qualche zelo con Iosué sparlò, san Tomaso con Moisé risponde: «quis det ut universus populus prophetet?».
Di piú, per essecuzione di questa impresa grande che Vostra Beatitudine ha da promovere, io prometto insegnare filosofia naturale e morale, politica, medicina, cosmografia, astrologia, poetica e retorica a tutti ingegni atti ad imparare in spazio d’un anno, facendo ch’il mondo serva per libro e memoria locale, con reale e meraviglioso modo; sí che tali discepoli siano piú dotti che gli altri versati otto anni nelle scuole communi, e piú savi nella veritá delle cose che nell’arguzie o parole. Di piú, m’offro d’andare in Germania lasciando in carcere per ostaggi cinque consanguinei, e convertire alla fede cattolica due almeno de’ prencipi protestanti, e