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14 t. campanella

s’io dico il vero di me e di loro; e questo sará servizio del re, ché non solo i popoli son sospetti di sedizione, ma esso anche di tirannia per questa causa: e gli è mal informato, e li sará utile veder il vero. Che giova a lui occider un fraticello? ma ben giova che io faccia tante cose stupende in sua gloria; e perdonarmi il voluto, non fatto eccesso, ma solo per bocca di emoli interpretato. Il re rimette le cose al viceré, come s’io fossi diavolo, giá ch’ha premiato li rivelanti e li processanti: e tutti questi m’attoscano la volontá del viceré ed usano ogni arte perch’io non possi indolcirla con qualche parola di ragione; e per mostrarsi zelanti, fan come quelli chi son pagati a piangere i morti, che gridano piú che li figli e moglie che si doglion da vero. Cosi fan questi chi guadagnano le piazze morte; e ’l viceré chi non so s’è istorico o filosofo che possa esaminar questi gridi, per non parere manco zelante del re che quelli, non mi voi parlare, come il re Ioachimo chi temea di parlar a Geremia per li satrapi.

Hanno appiccato nel molo uomini d’altra causa sotto pretesto di ribellione — «ut cum iniquis deputatus est», — per figurarla al re; e sotto verbo reggio fecer confessar Maurizio mille bugie, ed altri con tormenti e promesse false: e tutti morendo si ritrattâro. Io ho fatto finger il negozio di turchi per non morire; ed essi lo augumentano formando il processo di nuovo, e piú volte sempre vario, ché li revelanti diceano e sdiceano a modo di Sciarava, ignorante e scommunicato fiscale; ed ora informano monsignor nunzio come essi vogliono, ed io non posso parlarli se non come essi vogliono; e diran ch’è finita la causa, che mi condanni senza ascoltarmi. E quando mi citâro, mi protestai che volea io difensarmi di propria bocca almen, che non mi lasciâro articolare; e ’l nunzio passato non mi fe’ chiamare, ché penso non ci l’han detto, né potea; e la mia confessione è cautelata come quella del capitolo Dilecti filii cistercenses, De accusatione, che mi credea dichiararla al Santo Officio, a cui va, trattando di mutamento di secoli per profezia di rinovazion di republica; ed essi accorti di questo non lasciaranno, come fecero allora, ch’io mi dichiari e difenda. Che debbo fare?