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lettere | 159 |
2° far un libro secreto al re di Spagna, dove si mostra un modo facile e santo per politica e profezia d’arrivare a questa monarchia presto, e scuoprir molti errori che ritardano la fortuna di questo imperio e che pònno disturbarla ancora;
3° far un altro libro contro li macchiavellisti che sono rovina del presente secolo e di questo imperio cattolico, convincendoli con ragioni vive ed efficacissime, alli quali per consenso d’ogni sofista epicureo, che vorrá udirle, sará forzato a cedere e lasciar gli errori che hanno intorno alla dottrina dell’anima, ed in quel che pensano, che la republica e religione sia arte di stato; mostrando di piú che ogni principe di tal opinione ha rovinato in se stesso o subito ne’ posteri, e che Spagna solo per la religiositá, almeno apparente, andò sempre avanti;
4° far un altro libro per il quale siano convinti con facilitá subbito le sètte de’ gentili, dell’Indie orientali ed occidentali, secondo i loro principi propri di ciascuna setta, e con la raggione commune, perché ad auttoritá non credono; e tirarli alla nostra religione con prove mirabili, e scompigliar tutti i prencipati loro per tal via: convenire alla monarchia cattolica, e che ogni savio legendo confermi dovere essere cosí;
5° scuoprir una congiura di prencipi e teologi e filosofi ed astronomi del mondo fatta con patti taciti ad oscurar il Vangelo, la quale, scuoperta, subito si disfa; e si scuoprono meraviglie altissime dalle quali saranno forzati tutte quasi le nazioni, in particolare la maometana, ebrea e gentile, a confessar il Vangelo e si raccenderá la fede rafreddata tra cattolici, e senza dubbio;
6° dare un libro contro luterani, calvinisti e contro tutte le republiche e regni eretici ed ogni altra secta insorgente contro la fé cattolica, scuoprendo che il modo tenuto fin mo’ nel disputare con loro sia un allongar la lite, il che è specie di vittoria a chi mantiene il torto;
7° andar in Germania lasciando in carcere s[uoi] parenti per ostaggi, e convertire alla fé cattolica almeno due de prencipi protestanti, e tornare fra quindici mesi con gli ambasciatori di pace al santo pontefice; e prima far conoscere il modo