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femmine tra i tentativi bizzarri delle fiamme di svellersi dal cavo dei lampioni. Esse canta guardavano la fiamma e cantavano canzoni di cuori in catena. Tutti i preludi erano taciuti ormai. la notte la gioia più quieta de la notte era calata. Le porte moresche si caricavano e si attorcevano di mostruosi portenti neri mentre sullo sfondo il cupo azzurro si insenava di stelle. Solitaria troneggiava la notte ora accesa in tutto il suo brulicame di stelle e di fiamme. Rossa come una mostruosa ferita profondava una via. Ai lati dell'angolo delle porte sedevano notturne chimere. bianche