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Madamigella Rachel. 225


biezioni, le vergogne e le disfatte del secondo impero, come la tragedia di Corneille s’avveniva gloriosamente alle vittorie del primo Napoleone. Ora la Rachel è il continuo rimpianto de’ buon gustai, dei raffinés de lettres come dicono i nostri vicini, che sì sottilmente intendono e sì pazzamente procedono. Nè sarà facile che sì presto rifiorisca la gloria dei Talma e delle Mars. E sebbene gli omaggi resi dal fiore dell’aristocrazia inglese all’esule compagnia del Teatro Francese, faccian segno che se ne gustano tuttavia i capolavori, e la maestria finissima che gl’interpreta, la ribollente e inondante democrazia lascia credere che un’arte più vasta ed elevata debba sorgere a sollevare gli scioperi che daranno ai popoli le tregue delle rivoluzioni e degli incendi.