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150 Donne illustri.


peratore Francesco I e di Maria Teresa, donna di alti spiriti e degna dell’impero, che resse gloriosamente. Ella affascinò la dieta dell’Ungheria quando, vedendola sì bella, sì amorosa, con quel figlioletto in collo, che fu Giuseppe II sclamò: «Moriamur pro rege nostro!» E quei magnanimi serbarono il giuramento. La sua povera figlia, ricca di tutti i doni della bellezza, non trovò pietà, ma oltraggi, raffacciamenti dagli uomini della Convenzione, che non si degnarono neppure di condannarla essi, come avevan fatto il marito, ma la fecero sentenziare a morte dal Tribunale rivoluzionario.

Giovanissima, aveva sposato il Delfino di Francia, che fu poi Luigi XVI. Gravi presagi funestarono la festa delle sue nozze. Migliaia di persone furono ferite o perirono soffocate sulla piazza Luigi XV, nell’avenue dei Campi Elisi e nella Strada Reale. Ma nessuno, al principio, potè negare venerazione ed affetto a quell’incanto di giovinezza, di avvenenza, di grazia. — Ella s’acconciò presto ai costumi francesi: se non che dalla bonarietà alemanna ritenne una franchezza così ingenua, che non piacque a coloro i quali, imbellettando gli affetti anche più sinceri della vita, davano alla corruzione la solennità e sicumera di una corte fallace. — Ella si lasciò troppo andare alle vaghezze e ai sollazzi dell’età giovanile, e ne acquistò nota di leggiera e di vana: il che animò quello stolto e guasto cardinale di Rohan alla tresca della Collana, che diede il tracollo alla fama della nobile donna.

Ella fu regina nel 1774, quando Luigi XVI, re grossiere ma non malvagio, successe a Luigi XV, uno dei principi