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Cantiam l’origin sua. Quande dall’acque
Del mar spumante nacque
Rugiadosa Ciprigna, e la belligera
Minerva a tutto il ciel Diva tremenda
Dal capo uscì di Giove,
La rosa, opra stupenda
Fu vista germinar per ogni dove.
Ad irrigar la terra onda di nettare
Piove dal ciel: tosto le siepi ammanta
Consacrata a Lièo l’immortal pianta.
C.
SOPRA SÈ STESSO
Quando mi veggo intorno
Allegro stuol di giovani,
In gioventù ritorno;
Ed a snella carola
Il piè già vecchio si discioglie e vola.
Le rose porporine
Su su, mia donna, apprestami,
M’orna il canuto crine.
Fuora omai dal mio petto,
Fredda vecchiezza, fuor: son giovinetto,
Son giovinetto anch’io, che salto e canto
Fra lieto stuol di giovani.
Chi desìa di vedere
Quale ha virtù nel canto,
Quale ha virtù nel bere.
Questo vegliardo, e quanto
Leggiadramente impazza,
Colmi di pretto vin questa mia tazza.
C.