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DI ANACREONTE 77

     Cara a Febo e a la sua schiera,
     Che il cantar Febo ti diè.

Per vecchiezza unqua non langue
     La tua voce arguta, e sei
     Senza carne, senza sangue,
     Senza duol, sì che agli Dei
     Niun più simile è di te.

C.


SOPRA UN SOGNO


Parvemi in sogno
     Con ale agli omeri
     Velocemente correre;
     E Amor, cui gravano
     Il piè plumbee catene,
     Mi seguita, mi giugne, mi rattiene.

Che mostra il sogno?
     Ch’io fatto libero
     D’altri amorosi vincoli,
     Ahi! da quest’unico
     In che mi trovo involto,
     Più, com’io credo, non sarò disciolto.

M.


SOPRA LE SAETTE D’AMORE


Il Dio marito de la Dea più bella
     Ne’ cammini limnei
     Fabbricava le ferree quadrella
     A quel Signor, che impiaga uomini e Dei:
     Or questa freccia or quella