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Livor, l’amarissimo
     Livor che nell’anime
     Sì addentro si mette,
     In me non alligna:
     Io schivo ed abbomino
     Di lingua maligna
     Le acute saette.

Abborro le fervide
     Contese che insurgono
     Fra splendide cene.
     In danza con vergini
     Seguaci d’amore,
     Io vo’ menar l’ore
     Gioconde e serene.

M.


SOPRA LA CICALA


Sei tu pur degna di rima,
     Beatissima cicada,
     Che degli arbor su la cima
     Delibando la rugiada
     Vivi lieta al par dei re.

Quanto miri ai campi intorno,
     Quanto è frutto e dolce dono
     De le dive ancelle al giorno,
     Tutto è tuo: del buon colono
     Fida amica ognor tu se’.

Nulla guasti e nullo offendi,
     De la state alma foriera
     Onorata a noi discendi