Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
DI ANACREONTE | 67 |
SOPRA SÈ STESSO
Io bevendo addormento ogni cura;
E a che giova fatica ed affanno?
Se mie preci la Morte non cura
A che val de la vita l’error?
Il licor di Lièo mi tracanno,
Di Lièo, che è bellissimo Iddio;
Nel licor van sepolte in obblio
L’atre cure e i tumulti del cor.
C.
SOPRA BACCO
Quando Bacco mi scorre le vene
Alle pene — alle cure dà bando,
Di dovizie allor mi pare
Agguagliare — il re di Lidia,
E men vo lietamente cantando.
Ghirlandetta al crin mi faccio
Intrecciata di fresch’edere,
E riposatamente indi mi giaccio;
E coll’animo scarco e giocondo
Vo di sopra alle cose del mondo.
Altri adopri aste e corazze,
Io guerreggio colle tazze;
O fanciul, dammi il bicchiere,
Mesci, mesci di quel nèttare,
Io voglio, anzi che morto, ebbro giacere.
M.