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SOPRA SÈ STESSO


Tu se’ già vecchio
     Anacreonte,
     Mi dicon le fanciulle,
     Prendi lo specchio,
     Vedî che brulle
     Hai di capegli le tempie e la fronte.
     O bianche o nere
     O spesse o rare o come
     Sieno le chiome,
     Non vo’ sapere;
     So che conviene,
     E al vecchio piace,
     Goder del bene,
     Quanto è più presso a lui morte rapace.

C.


SOPRA UNA RONDINE.


Qual sarà pena alle tue colpe uguale,
     Rondinella loquace?
     Che sì, che sì ch’io ti spennacchio l’ale,
     E, qual Terèo novello,
     Quella tua lingua svello;
     A l’apparir de la diurna face
     Stridendo intorno a me voli e rivoli,
     E a’ dolci sogni miei Batillo involi.

C.